Vacanze d’infierno: I puntata – Prenotazione

(Alcuni psicologi considerano l’organizzazione della vacanze elemento di stress, seconda solo al trasloco).

Voglio chiarirlo da subito… ascolta: se vuoi fare una vacanza e hai pochi soldi, non fare la vacanza. A meno che tu non sia un viaggiatore solitario e che sa accontentarsi di poco. Se no, rimani a casa! E se credi di poter organizzare la tua vacanza in autarchia, evitando (per risparmiare) agenzie di viaggi, e affidandoti a vari siti internet dove ti garantiscono ottimi prezzi, occhio a ciò che fai. Se non sei particolarmente avveduto, internet è pieno zeppo di trappole.
E io, per l’appunto, avevo un budget limitato ed ero poco avveduto. Così sono caduto in trappola.

Pensare la vacanza

Volevo fare la mia bella vacanza con le figlie e avevo scelto come meta Barcellona, perché mi pareva (e obbiettivamente è) una bellissima città. Quindi mi ero organizzato in modo strategico mesi prima. Non come i polli che fanno tutto alla fine e spendono un sacco di soldi. Mi ero premunito già verso aprile. “Farò le cose per benino” mi ero detto. Così ho passato una serata intera a cercare il volo e il posto dove alloggiare. C’è gente a cui piace fare queste cose… a me fa schifo. Quindi, va detto, non sono per niente portato.

Il budget

Il primo problema è decidere le date di partenza e rientro. È ovvio che le date di partenza e rientro devono coincidere tra volo e alloggio. Un determinato giorno parti, sosti un tot, rientri un determinato altro giorno. La misura giusta mi pareva una settimana. Pensavo da sabato a sabato. Mi ero fissato un budget di 1500. Però, ecco già qui il primo problema: i prezzi dei voli variano da giorno a giorno, da periodo a periodo, così come variano i prezzi degli alloggi (che sono però, in qualche modo, più stabili). Avevo trovato un buon prezzo per un volo da domenica a domenica. Qualcosa come 100 euro. Ora attenzione: se compri quel volo, devi trovare alloggio esattamente per quel periodo… questo è logico. Logico sì, ma non così facilmente risolvibile. Non è detto che i buoni prezzi coincidano. Quindi, prima di fermare il volo, ho cercato, su altri siti, l’alloggio.

Come cercare

Siccome volevo organizzarmi astutamente, sapevo che i siti in cui cercare alloggio sono notoriamente due: Airbnb e Booking. Che sono, bene o male, i primi che Google ti propone (provate a cercare un hotel su Google…). Ebbene, i prezzi (parliamo del periodo luglio) non sono per nulla bassi… anche questo è ovvio. Ma non sono per nulla bassi già da mesi prima. E questo non me lo aspettavo. Nella zona Barcellona (mi avevano consigliato le zone Barceloneta o quartiere Gotico) i prezzi degli alloggi a luglio sono vere e proprie fucilate. Per tre persone, non trovi nulla sotto i 140 al giorno. Quindi, in tre, per una settimana, stare sotto i 1000 euro, solo per viaggiare e dormire, è dura. Ma io volevo stare sotto i 1000, perché poi, tra mangiare, musei, visite e spese varie, sapevo che avrei dovuto aggiungere altri 1000. E quindi ero già in zona 2000, che per una settimana (nella mia ingenua mente) era troppo.
Scorro le varie proposte e le cifre sono sempre intorno a quel livello. Trovavo, ogni tanto, qualcosa sui 100, ma erano prenotati per tutto luglio. Mi sposto sulla mappa col cursore e controllo meglio… mi salta agli occhi un’unica cifra, diciamo, buona: 74 euro. Non era nelle zone consigliate… non era esattamente centrale, ma non pareva neppure troppo lontana: zona Badalona. Apro un altro sito e controllo il tempo di percorrenza Badalona-Barcellona: una quindicina di minuti in treno, mi dice. “Bah, facile” penso.

L’inganno del virtuale

Va precisata una cosetta: c’è una netta differenza tra la foto di una persona e quella persona, così come c’è una bella differenza tra la mappa di un luogo e la realtà di quel luogo. Badalona, per intenderci, non è uno sputo di paese. È un comune autonomo; ha una superficie di 21 kmq e passa, con 216.000 abitanti e passa (qualcosa come Lecce). Per cui, stare a Badalona, non significa necessariamente stare a 100 metri dalla stazione di Badalona. Ma io ero già scoglionato per organizzare quel viaggio ed ero così ipnotizzato da quell’ottimo prezzo che ho soprasseduto sui dettagli. Ho fatto il mio calcolo: 300 di viaggio circa, 400 di alloggio circa, sono sotto i 1000 euro… ottimo!

Sbalzi di prezzi

Ottimo un cazzo! Ecco la prima sorpresa. Torno a vedere i voli, vado sullo stesso sito e il prezzo è aumentato, in 30 minuti, di 30 euro. Non era più 100 ma era 130. “Com’è possibile?” penso. È così! Vado in altri siti ma non trovo nessun volo a 100 euro. Erano spariti… Però, siccome non sono proprio il primo allocco di questo mondo, faccio una ricerca su Google riguardo le variazioni prezzi dei voli e scopro che, in effetti, il motore di ricerca sa che tu stai facendo quella ricerca da quel computer, da quell’indirizzo ip e quindi ti aumenta di colpo il prezzo. Anche se lo facessi dopo 10 secondi varierebbe. Quindi, se trovi un buon prezzo, dovresti, teoricamente, comprarlo immediatamente. Per quella sera mi ero dato per vinto. “Mi sono fatto un’idea” mi sono detto “Questo era una specie di sopralluogo”.
Il giorno dopo i prezzi dei voli erano aumentati ulteriormente.

Da ip a ip

Adesso il volo si aggirava sui 150 a persona. Allora ho pensato di tentare la via dell’agenzia di viaggio. Perché no? D’altronde si sa che la gente si organizza in autarchia, per cui i prezzi saranno simili… col cazzo! L’agenzia di viaggio mi proponeva prezzi che si aggiravano sul doppio, quasi triplo. Allora sono tornato a tentare le mie ricerche autarchiche, ma questa volta giocando di astuzia: ho usato un altro indirizzo ip. Con un altro indirizzo ip, in effetti, i prezzi erano tornati più bassi, ma non bassi come la prima volta. Sono riuscito a strappare un volo per 130 euro a testa, tramite il sito Flytogo, un sito che fa di intermediario per i voli e che mi era stato consigliato. Così ho comprato i biglietti aerei. Al momento di pagare c’era una ulteriore spesa di 10 euro, qualcosa come “spese di gestione”. D’accordo. Ero perplesso ma ho pagato e comprato i biglietti aerei: compagnia Ryan Air. Orario di partenza 9:00; orario di ritorno 6:45 (pessimo orario, chiaro, ma buon prezzo…). Quindi ho pagato l’anticipo per l’alloggio a Badalona.

Le recensioni

Questo alloggio a Badalona era particolare: non era una casa ma una barca. Le foto su Airbnb mostravano l’interno della barca da varie prospettive e non sembrava male. Prometteva un letto matrimoniale e uno singolo. Era indicata la presenza di bagno, la possibilità di cucinare e mangiare, di fare la lavatrice. Precisava inoltre che c’era una spiaggia a pochi metri. Era una soluzione curiosa, volendo suggestiva. Le mie figlie si erano mostrate entusiaste e questo mi rincuorava. Dormire in barca sembrava un’esperienza unica. Avevo però un dubbio… “Si potrà dormire al sicuro in una barca ormeggiata?” mi chiedevo.
Mi ero letto un buon numero delle 173 recensioni. Tutte elogiavano il posto.
Carlo, per esempio, scriveva:
“Host molto disponibile, location tranquilla fornita da tutti i servizi essenziali e facilmente raggiungibile con i servizi di trasporto. Esperienza estremamente positiva, la barca molto carina e comoda.”
Giovanni: “Lo consiglierei vivamente.”
John: “Semplicemente bellissimo!”
Anna: “Un’esperienza emozionante.”
Carole: “Un soggiorno fantastico!”
Il voto medio della valutazione del posto era 4.6. Sul sito Wired (che direi affidabile) si diceva che una valutazione oltre il 4.5 è da considerare positiva. “Bene” pensavo.

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