Hitler era posseduto dal demonio? La domanda è strana, eppure vi fu un tentativo ufficiale di esorcismo.
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Dittatori
In un’intervista rilasciata nel 1938 e apparsa in un articolo con il titolo “Diagnosi dei dittatori”, Jung racconta di un’occasione ufficiale/mondana in cui si trova in una sala e ha davanti a sé due dei tre dittatori più noti dell’epoca: Hitler e Mussolini. Di Mussolini dice che gli diede l’impressione che avesse “l’entusiasmo di un bambino, una certa energia scattante, qualcosa di umano e di contagioso” e aggiunge che, nonostante Hitler avesse una grande stima di Mussolini e avesse copiato molti tratti della sua impostazione politica, si avvertisse in Mussolini una sorta di sudditanza psicologica a Hitler, come se fosse al fianco di un animale più feroce. Di Hitler invece osserva: “mi diede l’impressione di una maschera di legno ricoperta da un telo, di un automa con la maschera, di un robot”.
Una “non persona”
Sicuramente Jung non era il primo venuto in fatto di capacità di osservare gli esseri umani, aveva una lunga esperienza accompagnata a una sensibilità molto particolare. Eppure Hitler appare, ai suoi occhi, impenetrabile.
Joachim Fest, biografo di Hitler, lo descrive come una “non persona”, dato che non sorgevano tratti di una ben definita personalità. Tutte le annotazioni che abbiamo riguardo a Hitler, ci offrono l’idea di un uomo che rimane spostato rispetto a sé stesso, come se la sua persona fosse stata soppressa a favore di qualcos’altro. Egli stesso, nel suo noto libro, parla di sé come qualcuno che aveva una voce interiore che gli suggeriva cosa fare.
Racconta nel Mein Kampf che, durante la prima guerra mondiale, una sera in trincea, mentre consumava la cena con i suoi commilitoni, una voce interiore gli ordinò di allontanarsi dal punto in cui si trovava. Egli si allontanò e poco dopo una granata colpì quel punto, ammazzando tutti gli uomini presenti.
La sorte
Va detto che casi simili (ovvero clamorosi episodi fortuiti) in guerra sono, non dico frequenti, ma numerosi. Se si leggono o ascoltano le testimonianze di singoli, ci sono casi da lasciare a bocca aperta: persone che si sono salvate la pelle per miracolo. Un esempio piuttosto noto è quello che Rigoni Stern racconta ne Il sergente nella neve: durante una sparatoria tra russi e italiani, una pallottola (diretta sulla sua fronte) va a piantarsi sul mirino del suo fucile.. Forse molti sono morti per altrettanti casi fortuiti, ma non possono raccontarcelo. Bene! Uno potrebbe interpretarlo come la protezione di un angelo o lo zampino del diavolo. Se ti salvi e diventi il più noto dittatore del Novecento, di certo la faccenda assume un certo rilievo.
L’esorcismo
Ipotizziamo che questa sia stata un’abile mossa propagandistica, al fine di creare un alone di mistero intorno a sé, e la cosa pare aver funzionato. Tanto che, secondo Gabriele Amorth (noto esorcista), Pio XII (papa in carica dal 1939 al 1958) era convinto che Hitler fosse indemoniato e fece un esorcismo per liberare la sua anima. Anzi, più di uno: nei momenti più drammatici della seconda guerra mondiale, il papa tentò più volte, ma inutilmente; forse perché gli esorcismi a distanza hanno scarsi risultati. La notizia risulta tra i documenti raccolti per sostenere la beatificazione di Pio XII e va quindi presa con il beneficio del sospetto.