Specialità animali

Qualche curiosità su qualche animale: dall’armadillo alla zanzara

Armadillo

Se qualcuno di voi si sente superdotato, gli sconsiglio di confrontarsi con un armadillo, il quale, sappiate,ì con il proprio pene, può grattarsi il mento. Tanto per intenderci: se un armadillo fosse un uomo, avrebbe un pene di oltre un metro. Quindi, non fatevi vedere nudi da un’armadilla, perché vi ride in faccia e, in ogni caso, vi conviene dire che conta la prestazione, la passione, l’intesa, ma non la misura.

Balena

La balena ha due primati: 1) è in assoluto l’animale più grosso al mondo, non solo adesso, ma da sempre; tanto per intenderci è più del doppio rispetto al dinosauro più grande che c’era; 2) produce il suono più forte tra tutti gli animali; alcune frequenze del suo canto sono talmente basse da poter essere udite a migliaia di chilometri. Oltretutto, le balene cantano in dialetti diversi, a seconda della loro provenienza e il loro canto varia a secondo del luogo e della stagione.

Colibrì

Ha un cervello che, in rapporto alle dimensioni, sarebbe il doppio del nostro. E questo cervello gli serve nel gestire alla meglio quel che deve fare, cioè nutrirsi di polline. Il colibrì si ricorda il luogo e il quando in cui ha mangiato l’ultima volta, in modo da sapere quando i fiori saranno di nuovo colmi di polline. E ha la particolarità di mangiare in volo, grazie anche al suo particolare metodo di volo: ruota le ali avanti e indietro, e ciò gli permette di volare in tutte le direzioni. Tutto questo però gli costa molta energia, per cui deve mangiare spesso: visita circa 1500 fiori al giorno. Non stai mai tranquillo!

Drago di Komodo

Tre metri di lunghezza, ben oltre i cento chili di peso: ecco il drago di Komodo. La lucertola più grande di tutti. Pericolosissimo! Non solo per il suo morso dilaniante, ma anche perché esala potenti tossine dalla bocca. Un killer! Oltretutto, i draghi adulti ammazzano e si nutrono dei più giovani, i quali, nel primo periodo, per proteggersi, stanno sugli alberi.
Ma la sua vera particolarità è la partenogenesi: la femmina può riprodursi senza il maschio, possiede infatti entrambi i cromosomi sessuali. Può insomma partorire senza accoppiarsi. Ma lo fa solo in assenza di maschio. Se c’è un maschio, si accoppia normalmente.

Elefante

E’ un animale stupendo, ma non ha un vita semplice. Le sue enormi orecchie (che, in contrasto con la pelle, sono sottilissime) gli servono da ventaglio. Ecco… il surriscaldamento globale è un grave problema per l’elefante.
Nonostante sia enorme, cammina sulla punta dei piedi. Ed è molto intelligente. Solo l’elefante, il delfino e alcuni primati riescono a riconoscersi allo specchio. Pratica funerali complessi e va a trovare i defunti, accarezzandone le ossa o le zanne rimaste.

Foca

Al di là del simpatico aspetto, la foca è un animale molto aggressivo, anche con i propri simili, in particolare con le femmine: durante l’accoppiamento, capita che il maschio stringa con tale forza il cranio della femmina da spaccarglielo. A volte, le femmine in calore sono aggredite da gruppi di maschi. E, nelle gare di virilità tra maschi (che avvengono a suon di ruggiti e pacche) si scatenano spesso sanguinose risse in cui i cuccioli vengono, nel gran casino, allontanati dalle madri.

Gatto

Il gatto, come sappiamo tutti, è un mistero. Passa quasi la totalità del suo tempo a non fare un tubo. Cibo, sesso, defecazione occupa appena il 15% del suo tempo. E non è proprio esatto dire che l’uomo abbia addomesticato il gatto, è forse più vero il contrario: riesce astutamente a farvi credere di averlo addomesticato, quando in realtà vi sta biecamente sfruttando. È un animale molto intelligente, ma usa l’intelligenza solo se gli fa comodo.
A proposito, se siete maggiordomi di gatti, sappiate che il latte e il cibo per gatti gli fa male. Il primo gli provoca diarrea, il secondo gli rovina le gengive.

Iena

Ecco, amici, l’animale che dovrebbe diventare l’icona delle femministe: la iena. Ma non fraintendtemi… il motivo è il seguente: la iena maculata ha un clitoride lungo tanto quanto il pene del maschio. Non solo lo pareggia in dimensioni, ma anche in forma ed erettilità. Le conseguenze sono ovvie: le società delle iene hanno una struttura matriarcale. Sono le femmine a guidare il branco durante la caccia e, come noto, sono particolarmente perfide: mangiando le trippe delle vittime mentre sono ancora vive.
In Africa, la iena è il principale predatore, battuto solo dal leone, ed è comunque una sfida sempre sul fil di lana.

Leone

A me pare che il leone debba la propria fama fondamentalmente a una questione estetica. In effetti, è bello. E ho l’impressione che sappia di esserlo. D’altronde, solo lui può vantare una criniera simile.
Ma tutti i vezzeggiativi che si porta appresso, tipo “cuor di leone”, “re della savana”, “re leone” eccetera sono un po’ una bufala. Tutto sommato, fa poco. Di certo poco rispetto alla fama che ha. Innanzitutto, la leonessa si sbatte ben più di lui nella caccia, anche perché lei è più agile e veloce. Inoltre, come animale, è un gran casinista: è vero che è l’unico felino ad organizzare la caccia in branco, ma si tratta di una cooperazione all’italiana. Quando hanno catturato una preda, tutto il branco si precipita a mangiare e chi ci guadagna, qui, sono i maschi, per il resto è tutt’una zuffa in cui qualcuno perde un orecchio, cuccioli che piangono, leonesse che cercano di arraffare qualcosa. Un dato basti: solo il dieci per cento dei cuccioli supera il secondo anno di vita. E raramente un leone supera il decimo anno. Il leone fa una vita poco sana: si abbuffa e si muove poco. Son convinto che, se potesse, fumerebbe e berrebbe birra guardando la Champions League.

Mucca

Non avevo ben chiaro il nesso tra il mangiare bistecche e l’inquinamento. Ora ha la spiegazione: i rutti di una mucca emettono 3000 litri di metano al giorno. Questo corrisponde al 4% delle emissioni mondiali di gas serra. E l’allevamento, in generale, occupa circa il 18% di tutti i gas serra prodotti.
La corrispondenza è: 1 kg di carne di mucca=0,5 kg di metano.
Forse la mucca è il classico personaggio che subisce in silenzio qualsiasi umiliazione e tortura, ma che, ruminando, in silenzio, mite, sa che la vendetta è un piatto che va servito freddo.

Ornitorinco

E’ un tipo strano: becco di papera su corpo di castoro. I naturalisti del primo Ottocento, quando videro questo tipo proveniente dall’Australia, pensavano si trattasse di uno scherzo. Cercavano di scovare la linea della cucitura, come se qualcuno avesse montato un pezzo di papera su un castoro. Ma non era uno scherzo.
Ci vollero circa cento anni per arrivare a una definizione di questo animale, che ancora oggi sfugge alle categorie. E la definizione più convincente era che si trattava di un mammifero che deponeva però le uova.
È decisamente un personaggio strano. Sembra il prototipo di un mammifero, poi abbandonato. Ha tratti del rettile, tratti del mammifero. Caccia di notte, al buio, sott’acqua; si nutre di gamberetti, pesci, girini, e si acquatta sotto i massi per dormire. Il suo naso ha la funzione di una sonda elettrica, con cui, nel buio appunto, individua le prede e le inghiotte. Vive così. Non sappiamo bene dove posizionarlo. Ma forse neppure lui. Ma direi che se ne freghi.

Pinguino

Per noi umani i soldi hanno un valore simbolico, certo pratico, ma si tratta di qualcosa che serve ad avere altro. Anzi, a volte sono davvero un puro valore simbolico: rappresentano potere.
Ciò che scarseggia ha maggior valore, chiaro. Ecco, in Antartide, ciò che scarseggia sono le pietre. Le femmine del pigoscelide di Adelia (un tipo di pinguino) fanno il nido con le pietre. Ma le pietre, dicevamo, sono rare.
Bene… queste pinguine offrono favori sessuali in cambio di pietre; se sono buone pietre, tanto più concedono. A volte neppure si concedono, ma semplicemente flirtano.
Si tratta del solo caso di “prostituzione aviaria” conosciuto. Una pinguina, particolarmente capace, riuscì a ottenere la bellezza di 62 pietre. E i maschi, per diventare padri, sono disposti a cedere le loro belle pietre.
Insomma signori, se avete un bel po’ di pietre, fateci un pensiero… Non è detto che una pinguina sia meno soddisfacente di una costosa escort.

Ragno

Senza retorica: è chiaro che l’ecosistema si regge su un equilibro di cui spesso ci sfugge il sottile meccanismo. Basterebbe semplicemente capire che ne facciamo parte. Non ci fossero i ragni, per esempio, saremmo sommersi dagli insetti. Ogni anno, i ragni si pappano la bellezza di una massa di insetti corrispondente a circa 60 milioni di umani.
Per la precisione, non li pappano ma se li succhiano, dato che, prima, li disciolgono. E come li sciolgono? Con la loro mitica tela!
La tela di un ragno ha due caratteristiche: è cinque volte più forte dell’acciaio, trenta volte più elastica del nylon. Ed è così sottile che un ipotetico filo di tela di ragno lungo quanto la circonferenza terrestre, peserebbe circa 100 grammi. Strepitoso! La nostra scienza ha fatto senza subbio passi da gigante, eppure non abbiamo ancora capito la sostanza misteriosa di cui è fatta questa tela.

Squalo

Ci ha fregati Spielberg… con quel terrificante film, con quella geniale manifesto che vede la bella ragazza nuda a filo d’acqua e sotto quel bestione tutto bocca che arriva da sotto.
In effetti lo squalo è una macchina micidiale (tutto teso, come tutti noi d’altronde, a mangiare) due terzi del suo cervello sono dedicati all’olfatto. Può individuare una concentrazione di sangue minima, alla distanza di 400 metri. Ma non solo questo: lo squalo ha la capacità, attraverso incredibili sensori, di intercettare la tensione delle proprie vittime. Percepisce i battiti del cuore… il minimo movimento. E si avventa! Ed quindi anche in grado di cacciare al buio. Eppure (se riesce a consolarvi) sappiate che preferisce le foche a noi, noi siamo troppo pelle e ossa. I casi di morti causa squalo sono circa una decina l’anno. L’’uomo ammazza oltre 70 milioni di squali l’anno. Insomma, siamo noi il pericolo.

Tasso

Non parlate di rivoluzioni al tasso, è terribilmente conservatore. Tutto ciò che rappresenta un cambiamento, anche minimo, nelle abitudini, è per lui inaccettabile. Le cose funzionano così, vanno bene così, non v’è motivo per cui cambiarle.
Sì che tutti gli animali sono in fondo conservatori, ma il tasso è davvero un ostinato reazionario. Vi sono tane di tasso che perdurano da centinaia di anni e se le passano di generazione in generazione. E vi sono tane davvero lussuose, con centinaia di ingressi e stanze, organizzate in camere da letto, toilette e camere comuni. Delle vere e proprie reggie. Qui abitano i tassi appartenenti a un determinato clan. Ogni clan ha un proprio specifico odore e non è consigliabile, per il tasso di un certo clan, stare troppo a lungo fuori, rischia infatti di perdere l’odore del clan, ed essere escluso. La loro vita è dedicata sostanzialmente a lunghe dormite. Ma anche per la riproduzione se la prendono comoda: 90 minuti.

Volpe

Se molti animali sono a rischio di estinzione, tra questi non c’è la volpe. È infatti il carnivoro selvatico più diffuso al mondo. Sa adattarsi e vive ovunque. Se la cava sempre bene e il segreto della sua forza è che si nutre di ciò che le capita. La sua tecnica per mangiare è quella della parsimonia: cattura il maggior numero di prede che riesce e poi ne sotterra le carcasse, creandosi una specie di dispensa. Non è un animale particolarmente fastidioso, anzi, può essere utile a eliminare i topi. Non attacca cani o gatti, a meno che, naturalmente, non si senta costretta. Non è vero che fa stragi di galline. Si diverte un sacco a masticare fili elettrici o tubi dell’acqua o del gas. È addomesticabile. Insomma, sa cavarsela, ed è forse da questo la sua proverbiale astuzia. La volpe deve essere di origine romagnola: non dispiace a nessuno, si adatta, se la spassa.
Curiosità: in Giappone è un animale sacro. La possessione dello spirito della volpe è una condizione clinica riconosciuta.

Zanzara

Se vi chiedete che senso ha l’esistenza della zanzara, troverete vaghe risposte; ma probabilmente anche la zanzara si chiede la stessa cosa sul nostro conto. E intanto ci punge. A pungerci è solo la femmina. E ci punge per succhiarci via un po’ del nostro sangue. È tipo una tassa… ed è (come già abbiamo notato) l’animale più letale al mondo: circa 2 milioni di cadaveri, uno sull’altro, all’anno.
Vestitevi di bianco… tendenzialmente, le zanzare sono maggiormente attratte dai colori scuri.

Per approfondire: J. Mitchinson & J. Lloyd Il libro dell’ignoranza sugli animali

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